A servizio della vita

Servizio educativo
Il servizio educativo caratterizza la missione della Congregazione fin dagli inizi. Nei collegi della Congregazione e in altre strutture educative, sorelle e laici lavorano in armonia con linee pedagogiche fondate su principi e valori cristiani. In sintonia con il carisma, mettono al centro il valore della fraternità, attraverso un'educazione che aiuta a costruire rapporti di fiducia e amicizia quale base per la crescita umano-spirituale delle persone. Assumono percorsi educativi che tengono conto che lo studente è inserito nella famiglia e nella società, con una propria storia e cultura. Hanno come intenzionalità educativa la formazione integrale che aiuta lo studente ad essere cittadino solidale, libero, responsabile, impegnato nel bene comune, in vista di una società giusta, solidale e sostenibile.

Servizio socio-sanitario
Le prime sorelle, fin dalle origini della Congregazione, hanno rivolto la loro attenzione e dedicato il loro generoso servizio nell'ambito della sanità. Nel contesto contemporaneo, le Serve di Maria Riparatrici si impegnano in difesa della dignità dei malati, curando e promuovendo la vita umana dal concepimento al termine naturale; cercano di essere presenti in maniera attiva e critica negli organismi ufficiali dove si prendono decisioni sulla vita e sulla salute del cittadino. Le varie forme di servizi sanitari - prevenzione, cura, pastorale sanitaria  - sono spazio di annuncio della presenza di Cristo accanto ai sofferenti; testimonianza di misericordia e di tenerezza che sostiene nella fragilità della malattia. Questo impegno carismatico di "stare accanto" ai malati e ai sofferenti è un modo di esprimere la nostra missione nella Chiesa.

Solidarietà
In sintonia con la dottrina sociale della Chiesa, la Congregazione intende testimoniare l'amore di Dio nelle relazioni, nell'accoglienza del povero e del bisognoso, nell'impegno per un mondo più giusto, pacifico e solidale, nella difesa coraggiosa e profetica della vita e dei diritti di ogni donna e di ogni uomo, particolarmente di chi, in diverse forme, è emarginato, nella custodia di tutte le creature e nella salvaguardia del creato. Ogni sorella ed ogni comunità dà spazio alla dimensione caritativa nelle sue varie espressioni, imparando a riconoscere la presenza di Dio nell'affamato e nell'assetato, nello straniero e nel carcerato, nell'ammalato e in ogni bisognoso, e rivolgendo lo sguardo a Maria, la Mater caritatis, per apprendere da lei come porsi accanto a chi soffre, a chi è solo, emarginato, sfruttato.

Ospitalità
Tutte le nostre comunità occasionalmente accolgono persone che, per diversi motivi, chiedono ospitalità; tuttavia alcune sono dedicate a questo servizio come loro specifico mandato. Questo filone della nostra missione è un'espressione del carisma che acquista forme diverse secondo le necessità dei tempi. Oggi, le comunità di accoglienza in Italia accolgono ospiti, giovani e studenti, persone singole, famiglie e anziani che desiderano trascorrere tempi di vacanza in un ambiente che offra loro fraternità, ascolto e una proposta religiosa. Si accolgono gruppi parrocchiali, movimenti ecclesiali, comunità di religiosi e gruppi di sacerdoti per momenti di formazione, di preghiera, convegni ed altro. A Fatima (Portogallo) la comunità accoglie particolarmente i pellegrini che arrivano al Santuario per un tempo forte di rinvigorimento della fede, vicino alla Vergine di Fatima. In un mondo globalizzato che tende a chiudersi per difendersi, dove molte persone sono sole, l'attività di accoglienza diventa occasione d'incontro, di ascolto, di proposta spirituale e spazio di solidarietà per situazioni particolari.

Scuola dell'Infanzia «Madre Elisa Andreoli» Adria (Italia)

È stata iniziata da Madre M. Elisa. Le Serve di Maria Riparatrici sono ad Adria dal 1902. Nel 1908 le suore, nel loro servizio educativo, si dedicano alle bambine orfane, ai bambini che frequentano l'asilo infantile e a quelli che hanno bisogno del doposcuola. In seguito si dedicano ai bambini dell'asilo infantile privilegiando i più poveri della città. Oggi seguono i bambini dai 3 ai 6 anni con la collaborazione di personale laico. La riflessione ecclesiale in Italia ha posto l'educazione come obiettivo del piano pastorale di questi anni e l'ha definita prioritaria. Le sorelle si sentono inserite in tale progetto e l'offerta formativa privilegia lo sviluppo dell'identità personale, attraverso la scoperta e la conoscenza di sé, la riflessione e l'interiorizzazione per un equilibrio socio-affettivo dinamico.

Centro d'alfabetizzazione «Maria Fulvia» di Abidjan (Costa d’Avorio)

Il Centro di alfabetizzazione «Maria Fulvia» è stato aperto nel 1996 con l'obiettivo di aiutare giovani e adulti, senza distinzione di razza e religione, che non hanno potuto frequentare la scuola per mancanza di mezzi economici. Il servizio principale che offre il Centro è l'apprendimento della lettura e scrittura, e l'uso di strumenti informatici. Il programma si svolge nel modo seguente: le mattine sono dedicate al cucito, all'arte floreale, all'arte culinaria, al ricamo, all'uncinetto e all'arte decorativa; vi sono poi altre discipline come l'educazione familiare, la puericultura, l'igiene e l'educazione alimentare. I pomeriggi sono dedicati all'apprendimento della lettura e della scrittura, e al corso di informatica. Contiamo sulla collaborazione solidale di tante persone a favore di questi giovani e del loro impegno di liberazione e autorealizzazione.


Recanto «Madre della speranza» di Rio de Janeiro (Brasile)

C'era uno spazio di terra vuoto e un grande desiderio di fare qualcosa per aiutare i bambini non protetti, fisicamente e moralmente. Il Recanto «Madre della Speranza», nel 1994 iniziò ad accogliere i primi bambini, provenienti da famiglie lontane e in situazione di vulnerabilità sociale. Passarono gli anni... e il Recanto, nel 2002, si trasformò in asilo infantile con attività educativa per i bambini dai 2 ai 5 anni, provenienti da famiglie a basso reddito.  La scuola si propone un lavoro basato sulle differenze individuali e sulle peculiarità dei bambini. Le educatrici ricercano nelle esperienze vissute, nel pensiero e negli esperimenti di vari pedagogisti ciò che può essere utile per sviluppare il potenziale cognitivo dei bambini. L'obiettivo è il loro sviluppo integrale, portandoli a scoprire e ad esplorare le proprie possibilità fisiche, cognitive, sociali e a sviluppare la loro capacità critica, maturando una propria percezione del mondo. 


Scuola dell'Infanzia «Madre Elisa Andreoli» di Valona (Albania)

Siamo presenti a Valona dall'anno 1991. In un tessuto sociale di transizione, segnato, nel passato, da un sistema totalitario ed ora aperto alla costruzione di una società democratica, bisognava riallacciare rapporti di fraternità solidale; in un contesto diviso dalla pluralità di razze e di religioni, bisognava ricomporre dal di dentro un'umanità distrutta, proiettandola nuovamente verso orizzonti di speranza e di libertà. Per questo abbiamo individuato come priorità l'ambito educativo, come apporto da dare alle giovani generazioni. Per i più piccoli abbiamo aperto nel 2001 una Scuola dell'Infanzia in una zona periferica della città. Per i ragazzi, i giovani e gli adulti che ogni giorno incontriamo cerchiamo di essere sorelle che li aiutano a trovare significati per la loro vita perché la fondino su valori umani e cristiani. La realtà educativa è e resta per noi una grande sfida  perché può aiutare la persona ad appropriarsi della sua vera identità in un processo globale di crescita.


Collegio «Imaculada Conceição» - Rio Branco (Brasile)

È stata fondata nel 1956 allo scopo di prestare un servizio educativo ai bambini poveri del quartiere attraverso l'istruzione primaria. Oggi porta avanti tutte le fasi della formazione di base. L'Istituto ha assunto una proposta pedagogica che favorisce l'integrazione sociale e svolge un servizio educativo basato su principi etici illuminati dalla fede cristiana. Come parte integrante del servizio educativo, la scuola ha sviluppato diversi progetti che comprendono sport, cultura e arte.

Collegio “Nossa Senhora do Rosário” - Rio de Janeiro (Brasile)
Collegio “M. Elisa Andreoli”- Florianopolis (Brasile)
Collegio “São José” - Rio Branco (Brasile)

Residenza protetta "S. Giovanni Bosco" - Monterubiaglio (TR)

UN ANNIVERSARIO INDIMENTICABILE!

Siamo Mauretta, Antonio e Orietta, tre fratelli che da un po’ di   tempo frequentano la Residenza Protetta «San Giovanni Bosco» di Monterubiaglio, luogo in cui abbiamo portato i nostri genitori, dopo aver tanto riflettuto sul loro stato di salute. In questa nuova famiglia abbiamo trovato: il personale medico e paramedico sempre pronto a valutare sia ciò che è meglio per loro, come pure ogni iniziativa proposta da noi familiari; le educatrici che regalano sorrisi e sono sempre pronte alle battute scherzose per togliere quel velo di tristezza che spesso emerge sul volto delle persone anziane. In verità, i sorrisi vengono regalati da tutti coloro che fanno parte di questa struttura e secondo noi è il loro punto di forza. È vero! Chi sceglie di fare questo lavoro dovrebbe avere la consapevolezza di aver acquistato una vecchia enciclopedia che se sfogliata può solo arricchire la propria vita e quella dei loro figli… Consigliamo a tutti di acquistarla… e si renderà conto di quanto c’è da imparare dalle generazioni precedenti. Pochi giorni fa abbiamo vissuto un’esperienza molto bella. I nostri genitori, sposati da 60 anni, desideravano celebrare questo evento nel mese di luglio, in cui ricorre il loro anniversario. Quale occasione migliore per festeggiarlo con l’Eucarestia e vivere un pomeriggio festoso con
tutti gli ospiti e gli operatori della Struttura? Le dirigenti e le suore, appresa la notizia,
sono rimaste entusiaste e si sono dimostrate subito pronte ad organizzare la festa. Tanta disponibilità e partecipazione ci ha veramente commossi. Il traguardo raggiunto da questa coppia, così unita, ha toccato i cuori, coinvolgendo
tutta la Struttura. La Liturgia Eucaristica ha avuto un posto preminente. Don Danilo, parroco di Sferracavallo, conoscendo i nostri genitori, con il suo modo gioviale e aperto, ci ha resi tutti più partecipi della cerimonia, tanto significativa e singolare. Due toccanti testimonianze hanno concluso l’Eucarestia. La prima da parte di noi figli: abbiamo comunicato la gioia, raggiunta dopo un lungo e sofferto percorso, per aver trovato ai nostri genitori un luogo dove potessero vivere con serenità; la seconda testimonianza da parte delle suore: a nome di tutti, hanno espresso agli sposi e ai familiari l’ammirazione per la fedeltà e l’amore, e l’apertura semplice e gioiosa dei figli e dei nipoti verso i membri della nuova famiglia. La festa si è conclusa con l’agape fraterna: un ricco buffet ed una squisita torta hanno reso felici tutti i nuovi compagni di vita dei nostri genitori e gli invitati alla cerimonia. Questo nostro scritto vuole essere un’espressione di ringraziamento a tutta la Struttura, in particolare ai dirigenti, alle suore, agli infermieri, alle educatrici e operatrici socio-sanitarie. Quel giorno, tutti hanno contribuito a rendere bellissimi i nostri genitori, acconciandoli e profumandoli per la festa. Un grazie affettuoso a tutti i partecipanti alla festa e a quanti hanno contribuito a rendere festoso e indimenticabile questo giorno. Grazie mille a tutti!

Mauretta, Antonio, Orietta                                          
Monterubiaglio, 14 luglio 2019


Centro Sanitario «Madre Maria Elisa Andreoli» di Abidjan (Costa d’Avorio)

L'opera è sorta nell'anno 2000 a coronamento del Grande Giubileo della Chiesa e del Centenario di fondazione della nostra Congregazione, ed ha voluto rispondere ai bisogni di tanti fratelli e sorelle ammalati, poveri e soli. Il dispensario è stato dedicato alla nostra fondatrice, Madre M. Elisa Andreoli. Dal 2000 ad oggi è cresciuto non solo come struttura ma anche nel numero di persone che lo frequentano e nella qualità dei servizi sanitari; pertanto ora è diventato Centro Sanitario: in media riceviamo più di 200 persone al giorno. Comprende molteplici servizi di assistenza medica. Dal 2006 ci occupiamo, in collaborazione con l'ONG EGPAF (Elisabeth Glaser Pediatric Aids Foudation), dell'accompagnamento delle donne incinte che risultano sieropositive, fornendo loro medicine e consigli pratici affinché il figlio possa nascere sieronegativo; anche i bambini sono curati. Questo servizio ambulatoriale è per noi Serve di Maria Riparatrici un canale per trasmettere, a chi accostiamo la Buona Novella, la misericordia e la tenerezza del Signore che si prende cura di tutti i suoi figli indistintamente e uno stimolo ad essere, nella Chiesa e nel mondo, la presenza attiva della Madre di Gesù che sta ritta ai piedi della Croce per portare conforto, aiuto e protezione.

Ambulatorio di Valona (Albania)
Il servizio sanitario e di carità, fin dall'inizio della missione della Congregazione in Albania, è stato quello di vedere e servire le tante povertà. Così, come Serve di Maria Riparatrici, si è scelto di stare accanto alle infinite croci dove Gesù è presente. Sono stati privilegiati i più poveri e gli ammalati, specie quanti il servizio sanitario pubblico respingeva o non curava a sufficienza. Tanto lavoro, ma anche tante soddisfazioni: l'anziano che ringrazia con un bacio e dice «Dio ti aiuti» può bastare per essere presenti in questa realtà missionaria. Così pure veder crescere bambini seguiti e curati con amore tenace, prestando loro cure igienico-sanitarie e alimentari indispensabili. In questo servizio le sorelle manifestano concretamente che ogni persona accolta e curata nell'ambulatorio è un fratello nel bisogno da aiutare. Suor Julia, albanese, ultima sorella della Congregazione delle Serve di Maria di Scutari vissuta nella nostra comunità di Valona fino al 2011, ha collaborato in questo servizio. Accoglieva i bambini feriti da incidenti domestici e, mentre venivano curati, lei suggeriva ai genitori o familiari adulti come aver più cura dei piccoli all'interno della casa. Ripeteva spesso alle sorelle: «Ascoltate tutti, poi si fa quel che si può, c'è sempre il Signore che sostiene le nostre povertà».


Ospedale «Beata Vergine Addolorata» di Capinzal (Brasile)

Le prime sorelle Serve di Maria Riparatrici sono giunte a Capinzal (SC) nel 1944, per il servizio sanitario. L'ospedale attuale fu inaugurato nel 1956. Questa opera si propone di offrire un'assistenza sanitaria di qualità umana ed etica, in base ad una visione integrale della persona; contemporaneamente si impegna a suscitare e a favorire nel territorio una mentalità politica sociale di giustizia, la cui prima responsabilità è la salvaguardia della salute e dell'ambiente, due esigenze inseparabili. Le sorelle portano avanti il "servizio alla vita"  delle Serve di Maria Riparatrici in collaborazione con i laici. L'assistenza ai malati diventa spazio per vivere la presenza attiva e solidale di Cristo accanto ai sofferenti, presenza che sostiene e incoraggia. Alla luce di questa esperienza, le sorelle propongono a coloro che lavorano in ospedale tempi forti per la crescita della loro esperienza di fede, attraverso iniziative formative e celebrative con un profondo rispetto per le diverse confessioni. Fanno anche proposte di condivisione della spiritualità della Congregazione, accompagnando la formazione specifica di quanti aderiscono.

Casa di Cura “Assunzione di Maria ss.ma”

Centro di formazione «Alberto Novarese» - Rio Branco (Brasile)

Il centro culturale «Alberto Novarese - Espaço Infantil Alegria de Viver» è nato nel 2004 a seguito di una ricerca fatta visitando le famiglie della periferia di Rio Branco e in risposta all'esigenza di un gruppo di mamme che desideravano un luogo dove lasciare i propri bambini per poter lavorare e così contribuire al bilancio familiare. Questo sogno si è potuto realizzare grazie al signor Giorgio Galli, di Como, rappresentante della Fondazione «Nuova Caritas» della Svizzera e dell'Italia. Afferma un detto: «sognare da soli è un'utopia, sognare insieme è realtà». La «Nuova Caritas» è presente con vari progetti sociali in alcune regione del Brasile. L'obiettivo principale di questa fondazione è quello di migliorare le condizioni di vita della popolazione che si trova ad affrontare bisogni primari quali l'educazione, l'alimentazione, l'igiene ecc. Attualmente il progetto accoglie principalmente bambini dai due ai quattro anni e li inserisce nel mondo della scuola. Accanto alla Scuola dell'Infanzia, il centro culturale ha avviato corsi per adolescenti e adulti. Soprattutto s'impegna a promuovere la donna che, in varie parti del Brasile, vive ancora ai margini della società. Il nostro obiettivo, per ora, è quello di dare ai più piccoli la possibilità di integrarsi nel mondo dell'educazione offrendo occasioni di socializzazione e, agli adolescenti, un apprendistato che ne sostenga lo sviluppo umano. Il progetto promuove e svolge varie attività per adolescenti, adulti e anziani; attività di tempo libero, sportive, culturali, creando per i più giovani nuove possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. Il progetto funziona grazie a sussidi e aiuti provenienti da iniziative che vengono promosse in Italia, ma soprattutto con il contributo della «Segreteria di educazione dello Stato», dell'Istituto professionale «Dom Moacir» e di vari enti culturali del comune di Rio Branco. Con uno di essi in particolare, il «Club dos Talentos», stiamo promuovendo, per preadolescenti e adolescenti in disagio, corsi che incentivano alla lettura di racconti, alla «danza della capoeira», al disegno su tela ecc.  Il proposito è anche quello di alimentare una cultura che in futuro dia spazio a cooperative gestite e in favore delle donne.

Casa «Madre Margherita» - Roma (Italia)

La Congregazione delle Serve di Maria Riparatrici, nell'intento di porsi a servizio delle fasce più deboli della popolazione, in fedeltà al proprio carisma e in risposta alle sollecitazioni della società e della Chiesa, fin dall'anno 2000 ha avviato e condotto un centro di accoglienza per nuclei madre/bambino e donne vittime di tratta a Roma, in collaborazione con
un altro Istituto religioso.




Nel 2008 ha eretto la Casa famiglia “Madre Margherita” per mamme in difficoltà con figli minori, che si ispira ai valori umani ed evangelici dell'accoglienza, della solidarietà, della condivisione e della giustizia.L'équipepone al centro dell'azione educativa la persona con la sua dignità e libertà, con il suo potenziale di autorealizzazione; crede che essa, con le sue risorse e limiti, sia costruttrice della propria vita, della storia e della società. Riconosce che ogni persona è amata da Dio ed è chiamata a realizzarsi in pienezza.
La Casa famiglia offre alle mamme e ai loro figli un'abitazione ospitale e confortevole, un clima di famiglia, uno stile di condivisione e di responsabilità, sostegno psicologico, aiuto per la cura e la crescita sana e armoniosa dei bambini, un ambiente di vita che rispetti la cultura di provenienza e che favorisca l'inclusione sociale.
Nel tempo di permanenza della donna e del bambino, si pone attenzione affinché la persona possa vivere e sentire la casa come ambiente domestico che ha a cuore la sua situazione personale e familiare; possa acquisire serenità e sperimentare relazioni positive fondate sulla fiducia; essere partecipe e responsabile del proprio progetto nella misura e con le modalità che, per età e capacità psicologiche e relazionali, è in grado di comprendere e accogliere. Si cerca di mettere gli ospiti in condizione di vivere il contesto sociale esterno - il territorio, la scuola, il lavoro, le associazioni sportive e ludiche - per entrare in una dimensione sociale sempre nuova e arricchente; per la donna, infine, di acquisire sempre nuove autonomie nella capacità di relazione, di gestione dei rapporti sociali, sotto il profilo lavorativo e abitativo.
Oltre all'ospitalità all'interno della Casa famiglia, vi è l’accoglienza in appartamenti di semi-autonomia, in cui i nuclei sono ospitati per un tempo concordato e contribuendo alle spese in misura proporzionata alle proprie capacità reddituali. 
La Casa famiglia "Madre Margherita" ha sede a Roma nel quartiere di Ponte Mammolo, zona che permette di fruire facilmente dei servizi territoriali e favorisce l'integrazione nel contesto sociale. Il territorio offre più possibilità di asilo nido, scuola materna, scuola primaria e secondaria di primo grado; offre inoltre molte opportunità di vita all'aria aperta e contatto informale con la natura, parchi giochi, palestre, piscine e altri spazi per attività sportive, formative e ricreative.
La struttura è in possesso di tutti gli standard gestionali e strutturali previsti dalla normativa Nazionale e Regionale in vigore (l.r. n. 41/2003) in tema di strutture residenziali accreditate.

 

Centro Assistenza Volontari in Carcere - Roma (Italia)

Venerdì 24 novembre 2017, presso la nostra casa di Via Monte Velino 30, a Roma, è stato inaugurato il nuovo centro del VIC (Volontari in carcere) per l’accoglienza delle persone detenute e delle loro famiglie. La casa diventa così la sede operativa dell’Associazione e dei suoi volontari, è centro di formazione della cooperativa e-Team e offre gli spazi per il magazzino per il vestiario per i detenuti indigenti. Numerosi i partecipanti, tra i quali don Sandro Spriano, cappellano del carcere e fondatore del VIC, l’attuale presidente del VIC, Daniela De Robert, garante dei diritti dei detenuti a livello nazionale, il vicepresidente della Caritas diocesana, che finanzia il progetto, don Roberto, cappellano in carcere, fra’ Moreno M. Versolato, osm, cappellano al carcere di Rebibbia, sr. M. Augusta, vicaria generale delle Serve di Maria Riparatrici, con un bel gruppo di consorelle, volontari, qualche ex detenuto e familiari. In questa circostanza abbiamo ricordato sr. M. Teresilla, il laborioso servizio svolto a favore dei detenuti proprio nel carcere di Rebibbia: realizzare un’opera simile era senz’altro un suo sogno e siamo certe che dall’alto protegge i prossimi abitanti di questa casa, gli operatori e l’attività. Abbiamo offerto un quadro-foto di sr. M. Teresilla, la signora Lina Ghizzoni, vedova Evangelista, ha lasciato una pianta di color rosso per ricordare l’amore con cui sr. M. Teresilla viveva il suo servizio e il signor Reginaldo Lucioli ha consegnato tre copie di un suo libro dove ci sono tre preghiere da lui composte e dedicate a sr. M. Teresilla. Conforta sapere che la casa, dopo la chiusura della comunità religiosa, continua ad avere una missione in sintonia con gli aspetti più significativi della nostra spiritualità, a servizio degli ultimi e dei poveri, in sintonia con quanto desidera papa Francesco, per l’edificazione del Regno.