Con Maria
serve, sorelle e madri

Il nostro nome di "Serve di Maria Riparatrici" esprime ed esige come identità carismatica l'ispirazione mariana della nostra vita e missione nella Chiesa.
Madre M. Elisa ha fortemente voluto che la sua Congregazione fosse aggregata all'Ordine dei Servi di Maria. Nel 1911 accolse la Riparazione mariana promossa da Maria Inglese e la organizzò per l’Istituto. 
Sia Madre Elisa che suor Maria Dolores - vicaria generale dal 1920 - hanno sempre sollecitato le sorelle, sparse nelle varie comunità in Italia e dal 1921 anche in terra di missione, a diffondere l'amore alla Vergine, la devozione a lei e ad ispirare alla Madre di Dio il loro servizio al Regno.
Anche oggi la Chiesa, sollecitando ogni istituto religioso a vivere la propria specificità, ci chiede di tener viva nella nostra missione la presenza ecclesiale di Maria e il suo significato per il mondo contemporaneo. Ne consegue chiaramente che la pastorale mariana è parte integrante e qualificante della missione delle Serve di Maria Riparatrici ed è da tenere presente in ogni dimensione di vita e in ogni servizio apostolico.
In fedeltà a queste radici e in ascolto della storia e delle diverse realtà culturali dove siamo inserite, del vissuto della Chiesa e del cammino dell'Ordine dei Servi di Maria, la Congregazione ha sempre proposto la figura di Maria come icona conduttrice del nostro servizio ai fratelli, evidenziando nelle varie dimensioni apostoliche la sua presenza attiva ed esemplare. Valorizzando la tradizione cultuale dell'Ordine dei Servi e della nostra Congregazione, il culto liturgico e la pietà popolare sono state sempre curate e promosse come espressione orante delle nostre comunità e come proposta di annuncio, preghiera e formazione cristiana.
L'attenzione alla vicenda evangelica ed ecclesiale della Vergine ha suggerito e sostenuto inserimenti a favore della liberazione dell'umanità, della dignità di ogni persona e in particolare delle donne, del sollievo delle sofferenze corporali e spirituali, della promozione della pace, della cultura della vita, della giustizia, del dialogo ecumenico e della cura del creato. Ha favorito inoltre la rilettura dell'impegno di riparazione e la condivisione della nostra spiritualità con i laici e il loro coinvolgimento nella nostra missione.
Si può concludere, quindi, che l'impegno di pastorale mariana è per noi una peculiare via per rispondere all'invito del Signore "Andate e annunciate!".