Anniversari

RICORDARE È VIVERE 

Le testimonianze di due sorelle della prima comunità aperta in Argentina il 29 settembre 1977, a Buenos Aires. La terza sorella, sr. M. Aloisia Ginelli, è tornata alla casa del Padre nel 1995. 

Una proposta inaspettata 

Nell’ottobre del 1976, mi trovavo in giardino con i bambini della Scuola dell’infanzia di Vidor (TV), quando arrivarono madre M. Mirta del Favero, priora generale, e le sue consigliere. Portarono la notizia della prossima apertura di una nuova comunità in Buenos Aires, Argentina. Nel sentirla esclamai: «Che bello!». 

Il giorno seguente mi fu proposto di far parte di questa nuova comunità. Fu un lampo a ciel sereno. 

Decisi di fare un giorno di ritiro per discernere sulla proposta. Il testo che avevo scelto per la meditazione era quello dell’Annunciazione. L’esempio del “sì” di Maria rasserenò le mie inquietudini e mi illuminò nel dare la risposta positiva! Dissi: «Gesù nasce in Argentina!». 

Il 7 ottobre mi accompagnarono all’aeroporto di Roma-Fiumicino. Entrata in sala di attesa mi ritrovai sola tra molta gente che parlava spagnolo: io non capivo niente. Mi emozionai tanto che andai alla ricerca di un bagno per dare sfogo alle lacrime. Lì mi avvicinò una nonnina italiana che piangeva perché lasciava i parenti in Italia, dove non avrebbe più potuto tornare. La sua famiglia era in Argentina. L’ascoltai a lungo e cercai di consolarla. Con sorpresa, passò anche a me la voglia di piangere. 

Sembra un sogno che siano già trascorsi 40 anni della nostra presenza missionaria in Argentina. L’inizio non fu facile, ma con il trascorrere degli anni ho sentito l’Argentina come mia seconda patria. La mia vocazione si è rafforzata e arricchita nel condividere la vita, la ricerca 

con le sorelle, il servizio alle persone che soffrono: come Maria ai piedi della croce rimanevo accanto a loro. 

Sono molto grata per i tanti doni ricevuti e per aver sperimentato la grande e semplice devozione alla Vergine del popolo argentino, che spesso si reca in pellegrinaggio ai santuari a lei dedicati. 

M. Stefania Spinello smr - Buenos Aires (Argentina)

Un’esperienza che mi ha segnata 

Fare memoria significa rivisitare con il cuore la propria storia personale e quella delle comunità inserite tra la gente e chiamate a prolungare la presenza evangelizzante di santa Maria nei luoghi e nelle situazioni dove l’appello alla riparazione è particolarmente forte. Noi Serve di Maria Riparatrici siamo arrivate in Argentina in un momento molto delicato e complesso della storia politica e sociale del paese. Era in atto una spietata dittatura. La Chiesa, e in essa la vita consacrata, era perseguitata. 

Le motivazioni della nostra fondazione nella realtà disagiata di Buenos Aires erano chiare: accogliere le giovani che avevano espresso il desiderio di vivere la spiritualità mariana attingendo a quella dei Servi di Maria, e accompagnarle nel loro cammino vocazionale. 

I primi anni hanno inciso profondamente nella mia vita e soprattutto nella mia vita di Serva di Maria Riparatrice. Ricordo con nostalgia quegli undici anni della mia gioventù, anni di apprendimento, di buia ricerca... e di conferme. Numerosi i momenti forti di condivisione. La preghiera, lo studio, l’approfondimento della parola di Dio e della figura di Maria nella storia della salvezza e come immagine conduttrice della Famiglia dei Servi e Serve di Maria mi hanno segnato. 

Nel far memoria dei quarant’anni della nostra presenza in Argentina, rivolgo uno speciale ringraziamento a Dio che conduce e sostiene il nostro cammino. Per le sorelle che continuano ad essere testimonianza del Regno di Dio, chiedo luce e sapienza per portare avanti la loro missione in quella terra. 

M. Carmen Andrioni smr - Florianopolis (Brasile)

(da Riparazione mariana 4/2017)

 

UN ANNIVERSARIO PIENO DI SPERANZA 

Sono già passati 10 anni di missione in Togo: 28 agosto 2008 - 28 agosto 2018! È nella gioia e con cuore riconoscente per tutte le meraviglie del Signore sperimentate durante questi dieci anni, che la Comunità delle Serve di Maria Riparatrici «Notre Dame de l’Espérance», di Lomé, ha celebrato questo momento, il giorno 2 settembre 2018, con i parrocchiani, affidando al Signore la nostra missione in terra togolese. 

Il programma delle celebrazioni di questo anniversario è iniziato il 5 agosto con alcune attività nelle parrocchie, per parlare della nostra Famiglia religiosa e far conoscere meglio la nostra spiritualità. Dal 4 all’8 settembre, festa della Natività della beata Vergine Maria, abbiamo fatto un incontro, nella nostra Comunità, con dieci ragazze che stanno facendo un cammino con noi. Questo incontro aveva per tema quello del Sinodo dei vescovi sui giovani: «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». È stato un momento d’esperienza comunitaria di fraternità e di condivisione bello e ricco per tutte, ragazze e sorelle. 

Con tutta la nostra Congregazione, vogliamo ringraziare il Signore per il suo amore infinito verso di noi e per quanto ha compiuto in questa missione nel continente africano, dove siamo già presenti, in Costa d’Avorio, dal 1984.
Ringraziamo anche tutti i benefattori per l’aiuto che ci hanno offerto e con il quale continuano a sostenerci. Santa Maria e madre M. Elisa continuino a benedirci 

e ad accompagnarci nel nostro servizio! 

Comunità SMR «Notre Dame de l’Espérance» - Lomé (Togo) 

(da Riparazione mariana 4/2018)

 

UNA MEMORIA PIENA DI FUTURO 

«Benedetto sei tu, Signore, per il tuo amore fedele. 31 gennaio: è il giorno della memoria e il giorno del futuro, il giorno della gratitudine e della fedeltà. Celebrare un anniversario è prima di tutto rivolgere lo sguardo verso il Padre che ci ha scelte e chiamate a seguirlo. È essere profondamente felici, nell’intimità con il Signore, nella preghiera e nella gioia profonda.
Celebrare un anniversario è anche guardare al cammino percorso e ricordare con riconoscenza il passato; un passato ricco di generosità, coraggio e impegno nei vari servizi apostolici che ci sono stati affidati dalla nostra Congregazione e che ci hanno permesso di donare il meglio di noi stesse. Questi 35 anni sono stati anche segnati da fragilità, fatiche e scoraggiamenti. Sì, ricordare il cammino percorso è riscoprire con profonda gratitudine che la Provvidenza ha vegliato su tutto. La gioia di oggi è come una goccia d’acqua nell’oceano della nostra gratitudine per le prime sorelle missionarie - sr. M. Fulvia, sr. M. Teresa R., sr. M. Diva, sr. M. Anna, sr. M. Teresa Z., sr. M. Elisa, sr. M. Elivete - che si sono sacrificate, donando la vita per la missione in questa terra africana, e hanno lavorato per noi, nuove generazioni di Serve di Maria Riparatrici che abbiamo accolto il carisma della Congregazione dandogli nuova linfa vitale. 

Ma l’anniversario di una fondazione non è solamente il ricordo di una storia passata, è una tappa per riattingere all’ispirazione fondatrice, accogliere con nuovo slancio e ravvivare il dono di Dio in noi. Gli anniversari, infatti, non hanno valore se non sono l’occasione per preparare l’avvenire». Queste parole di una giovane sorella della Delegazione «Notre Dame d’Afrique» aprono il sussidio con il quale le Serve di Maria Riparatrici in Costa d’Avorio e Togo hanno celebrato il 35° anniversario di fondazione in terra africana. 

Le tre Comunità (Notre Dame de la miséricorde ad Abidjan, Notre Dame de l’ocean a Jacqueville e Notre Dame de l’espérance a Lomè) hanno celebrato il triduo di preghiera seguendo i temi: «Con un cuore solo, facciamo memoria», «Insieme operiamo per l’incarnazione del nostro carisma in terra africana» e «Preghiamo per le vocazioni». Il triduo si è concluso con la celebrazione eucaristica in ogni Comunità cristiana. 

Hanno partecipato anche i tre gruppi dell’Associazione «B. Vergine Addolorata», di Jacqueville, Abidjan e Ndjem, che hanno festeggiato con le nostre sorelle sulla spiaggia di Sasako, vicino a Jacqueville, al termine di un incontro con la celebrazione eucaristica, il Rosario, la riflessione- condivisione e il pranzo. 

Comunità SMR Delegazione «Notre Dame d’Afrique» (Costa d’Avorio - Togo) 

(da Riparazione mariana 1/2019)